TOILETTES. . . CI VEDIAMO IN PARADISO

Due mondi: un ufficio lussuoso e dei vecchi bagni pubblici.

L'ufficio è del dottor Parone, misterioso uomo d'affari con una figlia, nome d'arte 'Coca', che non sa fare assolutamente niente. Per lui lavora una sorta di tuttofare psicopatico, Spugnini (Spugnetta) che all'occorrenza fa anche il killer.

I bagni pubblici sono gestiti da una signora corpulenta, Terzilla, e da suo figlio Michele che, tra l'altro, scrive poesie. Terzilla e Michele adorano i bagni, in cui trova rifugio un'umanità varia e si disperano perché i bagni vanno in pezzi e non ci sono i soldi per ripararli.

Due mondi, quello del potere estremo e quello dell'innocenza estrema, destinati a non incontrarsi mai, se non fosse che il potente dottor Parone diventa proprietario del palazzo di periferia nel cui seminterrato si trovano i bagni.

Parone, con pochi soldi, si è liberato di tutti gli inquilini e ora vuole liberarsi dei gestori dei bagni. Ma questa volta i soldi non servono. Terzilla e Michele rifiutano qualunque somma: quello è il loro mondo e non vogliono lasciarlo. Parone non ha tempo da perdere e decide di passare alle maniere 'forti'.

Dopo vari tentativi rocamboleschi, si arriva ad un finale “esplosivo” e poi…